Dal 1° gennaio 2026, in Serbia entrerà in vigore l’obbligo di pagamento del pedaggio anche sulle strade regionali di prima categoria (strade veloci, cosiddette “moto putevi”) e su quelle di prima categoria B. La misura riguarderà esclusivamente i veicoli della quarta categoria, ovvero quelli a motore con quattro o più assi e peso superiore a 3,5 tonnellate – in pratica camion, autobus e furgoni con rimorchio. Come riportato da biznis.rs, attualmente questi veicoli pagano 32,56 dinari al chilometro per l’uso delle autostrade; il costo sarà di 29,30 dinari per chilometro sulle strade veloci e di 26 dinari su quelle regionali. La legge entrerà in vigore all’inizio del 2026, con il primo aggiornamento delle tariffe previsto nel quarto trimestre dello stesso anno, in base all’inflazione registrata dal 1° gennaio al 30 settembre. Aleksandar Spasić, segretario generale dell’Associazione per il Trasporto Internazionale, ha sottolineato che la misura avrà un impatto finanziario sulle imprese di trasporto. Secondo Spasić, molti operatori non possono evitare l’uso delle strade regionali, il che comporterà un aumento dei costi operativi. Ha tuttavia riconosciuto la necessità di proteggere gli altri utenti della strada dal traffico pesante laddove esistano alternative adeguate, pur evidenziando la già difficile situazione del settore dei trasporti. La modifica introduce un ulteriore onere per le aziende di logistica e trasporto che operano in Serbia, con possibili ripercussioni sui costi complessivi della filiera. Per le imprese italiane attive nel trasporto merci nei Balcani, si tratta di un elemento da considerare nella pianificazione operativa e nella valutazione della competitività dei costi. (ICE BELGRADO)

Fonte notizia: biznis.rs