Malta rafforza il suo ruolo di hub logistico e di snodo strategico nel Mediterraneo attraverso il progetto di ampliamento del Malta Freeport, principale porto commerciale dell’isola. L’iniziativa, annunciata ufficialmente con la visita del Primo Ministro Robert Abela e dei Ministri competenti, rappresenta un investimento significativo di circa 56 milioni di euro e mira a incrementare la capacità di movimentazione delle merci, attrarre nuovi investimenti e favorire la logistica integrata. Il piano prevede l’espansione di due banchine principali del porto, il north quay del Terminal 2 e il west quay del Terminal 1, rispettivamente di circa 176 e 195 metri, attraverso un’operazione di land reclamation che recupererà circa 30.000 metri quadrati di terreno. L’ampliamento consentirà al Freeport di accogliere le nuove generazioni di mega-navi porta-container e di aumentare la sua competitività nel traffico di transhipment nel Mediterraneo, migliorando i collegamenti tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Oltre all’incremento della capacità operativa, il progetto include importanti misure di sostenibilità ambientale. Tra queste vi è il sistema di onshore power supply (OPS), che permette alle navi ormeggiate di spegnere i motori ausiliari e collegarsi direttamente alla rete elettrica del porto, riducendo significativamente le emissioni di CO₂ e altri inquinanti, nonché l’impatto acustico sulle comunità circostanti. La seconda fase del progetto OPS ha ricevuto un cofinanziamento dalla Commissione Europea pari a 12,35 milioni di euro, su un costo totale stimato di 18,4 milioni di euro. L’espansione del Freeport comporterà anche un aumento dell’occupazione diretta, con la creazione di circa 165 nuovi posti di lavoro a regime, e un rafforzamento della capacità del porto di servire più di 110 porti nel mondo, inclusi oltre 50 nel Mediterraneo, con un traffico annuo che si avvicina ai 3 milioni di TEU. Per le imprese italiane, il progetto offre importanti opportunità di collaborazione in settori quali la fornitura di infrastrutture portuali, attrezzature, servizi di logistica e trasbordo, gestione retroportuale, progetti di sostenibilità ambientale e innovazioni tecnologiche per il porto. L’ampliamento del Freeport rappresenta infatti non solo un incremento della capacità fisica del porto, ma anche una spinta alla modernizzazione e alla digitalizzazione dei servizi portuali, coerente con le strategie europee per la decarbonizzazione e l’efficienza dei porti. Il Desk Office ICE a Malta seguirà da vicino lo sviluppo del progetto, facilitando contatti B2B tra operatori italiani e maltesi e promuovendo opportunità concrete di partnership. L’ampliamento del Freeport conferma la vocazione di Malta a essere un hub strategico nel Mediterraneo, capace di sostenere flussi commerciali internazionali e di offrire nuove possibilità di crescita alle imprese italiane. (ICE ATENE)

Fonte notizia: www.gov.mt