Serbia
CRESCONO I COSTI DEI PROGETTI ENERGETICI PRIORITARI
Negli ultimi due anni, dall’approvazione delle Basi di partenza per il piano di sviluppo dell’infrastruttura energetica fino al 2028 all’adozione delle relative modifiche, i costi di costruzione delle principali nuove capacità energetiche in Serbia sono aumentati significativamente, con alcuni progetti che hanno registrato incrementi quasi del 90%. Come riportato da biznis.rs, il valore complessivo dei sette progetti energetici prioritari ammonta a 7,26 miliardi di euro, ma la loro realizzazione è in ritardo e per la maggior parte mancano sia i finanziamenti sia la documentazione tecnica necessaria. Il progetto più costoso è la centrale idroelettrica reversibile di Đerdap 3, il cui valore è salito da 1,4 miliardi a 2,63 miliardi di euro tra il 2023 e maggio 2025. La sua conclusione è prevista per il 2038, ma i fondi non sono ancora garantiti – previsti principalmente tramite prestiti, con soli 35 milioni di euro dal bilancio statale. Ci sono voci non confermate di una possibile rinuncia al progetto, a causa dell’elevato costo e della mancata intesa definitiva con la Romania. Inoltre, la dirigenza di EPS ritiene Đerdap 3 eccessivamente oneroso e non essenziale, soprattutto in considerazione del progetto parallelo della centrale di Bistrica, più economica e non soggetta ad accordi internazionali. Per Bistrica, prevista per il 2032 con un costo aggiornato a 962,5 milioni di euro, la documentazione tecnica è avanzata e il finanziamento dovrebbe arrivare dalla Japan International Cooperation Agency (JICA), che coprirà il 70% del costo. Anche la realizzazione di parchi solari per 1 GW ha subito un aumento dei costi da 1,4 a 1,7 miliardi di euro, senza che sia stata completata la documentazione tecnica. Per le due centrali a ciclo combinato a Niš e Novi Sad, i costi sono passati rispettivamente da 250 a 500 milioni e da 400 a 320 milioni di euro, ma non esiste ancora alcuna documentazione né finanziamento. Gli esperti osservano che l’aumento dei costi non è spiegabile solo dall’inflazione né attribuibile a pratiche corruttive, ma deriva principalmente dalla scarsa qualità della documentazione tecnica iniziale. Questo porta a stime iniziali sottostimate, successivamente corrette in modo drastico. Il progetto di Bistrica resta per ora il più avanzato e concreto. Per le aziende italiane attive nel settore energetico, in particolare quelle specializzate in idroelettrico e ingegneria, la Serbia potrebbe rappresentare un’opportunità per fornire competenze tecniche e supporto progettuale, soprattutto in una fase di ridefinizione e rielaborazione di documenti di fattibilità. (ICE BELGRADO)
Fonte notizia: biznis.rs
