Fertilizzanti in crescita lenta, credito scarso e margini sotto pressioneIl 2025 si chiude come un anno di forti pressioni finanziarie per l’agroindustria brasiliana, segnata da un livello di indebitamento considerato tra i più elevati degli ultimi decenni e da un mercato dei fertilizzanti che ha perso slancio. È il quadro delineato da Eduardo Monteiro, country manager della Mosaic in Brasile, intervistato da InfoMoney e The AgriBiz. Secondo Monteiro, il debito finanziario del settore ha raggiunto circa 30 miliardi di euro (188 miliardi di real), pari a due anni e mezzo di generazione di cassa. Una soglia che considera “alta” e resa ancora più onerosa dal costo del denaro. Con il tasso di interesse di riferimento al 15% per molte aziende rurali il costo effettivo supera il 20% annuo. “È un fardello per un segmento che dipende strutturalmente dal credito”, ha osservato Monteiro.Anche il mercato dei fertilizzanti ha rallentato. L’anno era iniziato con aspettative di crescita intorno al 4%, ma l’offerta limitata di credito - complice la lenta liberazione delle risorse del Plano Safra e requisiti più rigidi delle banche - ha frenato gli acquisti. Molti impegni contrattuali presi dagli agricoltori non sono stati confermati per mancanza di garanzie. La stima ora è di un aumento compreso tra l’1% e il 2% rispetto al 2024, pari a 1–2 milioni di tonnellate aggiuntive. Tuttavia, convertito in nutrienti, il volume effettivamente applicato nei campi sarà simile a quello dell’anno precedente. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Ansa