Ring Capital ha finalizzato il closing del suo secondo fondo di growth buy-out, Altitude II, raccogliendo 217 milioni di euro, rispetto ai 165 milioni del primo fondo. Pur sotto l’obiettivo iniziale di 250 milioni, il risultato conferma l’interesse crescente per il capital-investissement a impatto in un contesto economico e geopolitico complesso. Secondo il CEO Nicolas Celier, questa dimensione permetterà di sostenere 12-15 aziende impegnate nella transizione ecologica e sociale. Altitude II prosegue la strategia del primo fondo, rafforzata da diverse exit significative come Linkfluence, Tiller, Bnetwork e Adikteev, vendute con un multiple superiore a 3x. Il track record ha favorito l’arrivo di nuovi investitori istituzionali europei, tra cui il Fonds Européen d’Investissement (FEI) e Investcorp Tages, oltre al rinnovo degli investitori storici come Tikehau, SWEN Capital Partners e Bpifrance. Il fondo ha già realizzato tre investimenti: Karos (covoiturage), Enerdigit (effacement électrique) e Téo (ophtalmologia nei deserti medici). Il dealflow è in forte crescita, con nuove operazioni previste nei prossimi mesi, inclusa una in Italia. Ring Capital prevede che i prossimi anni saranno favorevoli agli investitori con liquidità, grazie a valutazioni più basse, minore concorrenza e forte domanda di soluzioni per la transizione. Altitude II mira ad aziende con oltre 10 milioni di fatturato e 1-5 milioni di EBITDA, con ticket tra 5 e 20 milioni. Il fondo sostiene imprese attive in settori chiave come energia, agricoltura, accesso alla salute ed educazione. Prosegue anche l’espansione europea del gruppo, con investimenti mirati in Italia e Spagna, l’apertura del bureau di Milano e partnership rafforzate in Germania e Spagna; oggi, circa un quarto del dealflow arriva dall’estero. (ICE PARIGI)

Fonte notizia: GF – Maddyness - 09/12/25