Secondo il recente studio dell’INSEE, l’istituto statistico francese, tra il 2019 e il 2021, i negozi di articoli per la casa hanno superato la crisi sanitaria molto meglio dell'intero commercio al dettaglio, con un aumento delle vendite in volume doppio (+13,2% contro +6,8%). Tuttavia, questa situazione non si è mantenuta: le vendite sono diminuite del 12,3% tra il 2021 e il 2024, mentre quelle dell'intero commercio al dettaglio hanno continuato a crescere (+3,2%). Al di là della correzione post-crisi sanitaria, il settore si trova ad affrontare difficoltà più antiche, percepibili già nel 2009 con lo stacco del settore rispetto all'insieme del commercio al dettaglio. Esso è accompagnato da un'evoluzione strutturale del tessuto economico dei negozi almeno dal 2015 con due tendenze in atto: una diminuzione del numero di negozi (-6,9% tra il 2015 e il 2022) e un aumento della loro superficie media (+10,5%). La debole crescita dell'attività coincide con un modesto aumento dell'occupazione. La redditività economica si mantiene tuttavia nel periodo 2012-2023, con un picco durante gli anni di crisi sanitaria. Nel 2023 sono 29.300 i punti vendita al dettaglio del settore articoli e attrezzature per la casa in Francia, pari al 6% del totale punti vendita al dettaglio. Sempre nel 2023 il settore occupa 200.000 addetti di cui circa la metà (94.000) per ferramenta/bricolage, 55.000 per vendita di mobilio, 27.000 nella decorazione e 24.000 per gli elettrodomestici.   (ICE PARIGI)

Fonte notizia: FT – INSEE