Le aziende tecnologiche israeliane stanno attuando una massiccia ondata di licenziamenti di fine anno, con circa 1.800 dipendenti licenziati nell'ultimo mese, il maggior numero dalla crisi del 2022. Questi tagli, definiti "aggressivi", fanno parte di misure di snellimento e di cambio di direzione strategica. Aziende quotate come Outbrain (ora Teads), Mobileye, Fiverr, Varonis, Cellebrite e Payoneer hanno annunciato centinaia di esuberi. Molti dei licenziati provengono da ruoli amministrativi, di testing software e di analisi, posizioni che sono considerate periferiche rispetto al core product. L'intelligenza artificiale (AI) è un catalizzatore chiave: molte posizioni di livello junior e quelle che possono essere automatizzate vengono sostituite rapidamente dall'AI. L'ondata di tagli è tradizionale a fine anno per adeguare la struttura dei costi, definire i nuovi budget e dimostrare agli investitori un focus sulla redditività in vista del 2026. Le aziende stanno spostando l'attenzione dalla mera crescita al raggiungimento di profitti, con il 70% di esse che ha già istituito dipartimenti AI. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: globes