Italia-Ucraina: Oggi il Business Forum con oltre 100 imprese

Italia-Ucraina: Oggi il Business Forum con oltre 100 imprese

Presentare le opportunità di collaborazione nei settori dell’agroindustria, infrastrutture ed energia e approfondire le linee di finanziamento che le banche di sviluppo europee mettono a disposizione per operare in Ucraina. Questi i temi al centro del Business Forum Italia-Ucraina che si svolge oggi presso la sede di Confindustria e organizzato insieme alla rappresentanza internazionale di Confindustria nel paese (Confindustria Ucraina), all’ULIE - la principale associazione industriale ucraina – e all’Agenzia ICE sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Partecipano oltre 110 imprese italiane e 20 ucraine, che hanno in programma circa 140 incontri b2b. Intervengono al Forum la vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Licia Mattioli, il Vice Primo Ministro e Ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio dell’Ucraina Stepan Kubiv, il Presidente dell’ULIE Anatoliy Kinah, il Sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano e il direttore generale dell’Agenzia Ice Roberto Luongo. 

“L’Ucraina rappresenta un punto di riferimento per l’internazionalizzazione delle imprese italiane nell’est Europa, dove abbiamo raggiunto il 7° posto come paese fornitore per un interscambio commerciale di 4,2 miliardi di euro”, afferma la vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Licia Mattioli. “Questo anche grazie all’entrata in vigore dell’Accordo commerciale fra Ue e Ucraina, uno dei più ambiziosi sottoscritti finora da Bruxelles, che ha fatto crescere l’export dell’Italia in Ucraina di quasi il 50%, passando da poco più di 1 miliardo di euro nel 2016 ad oltre 1,6 lo scorso anno. Nessun altro paese europeo ha fatto meglio, prova evidente che quando le imprese italiane sono messe in condizione di dispiegare appieno il proprio potenziale, ottengono risultati migliori dei loro competitor. Un altro elemento positivo di questo Accordo è stato poi il miglioramento del business climate che sta generando in Ucraina. Siamo fiduciosi che il neo Presidente Zelenskiy proseguirà con determinazione su un sentiero di riforme ambiziose, così come siamo certi dell’irreversibilità della direzione europeista che l’Ucraina ha intrapreso ormai dal 2014". 

“Tra Italia e Ucraina vi è un rapporto sempre più strategico. La crescita dell’interscambio commerciale e la partecipazione di così tante imprese a questo forum, malgrado un contesto complesso, ne sono dimostrazione”, dice il Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri Manlio Di Stefano. “Il superamento del conflitto potrà essere un volano per maggiori investimenti da parte italiana. In 3 settori in particolare, le necessità ucraine possono sposarsi con l’expertise italiana: le energie rinnovabili, le infrastrutture, l’agroindustria”. 

“L’Ice è in Ucraina al fianco delle imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi nel Paese con le partecipazioni fieristiche in settori tradizionali come moda e calzature che registrano sempre molto entusiasmo”, afferma il direttore generale dell’Agenzia Ice Roberto Luongo.  “Ma vi è grande attenzione anche a settori in sviluppo come l’industria della trasformazione alimentare e le macchine per l’agricoltura. Per questo inviteremo delegazioni ucraine ad eventi in Italia come Cibus Tec e EIMA e abbiamo in progetto di collaborare anche in settori in crescita come ICT, aerospazio ma anche nel restauro per far incontrare le esigenze di conservazione del grande patrimonio artistico ucraino con il know how e le tecnologie italiane".