OGGI A MILANO IL BUSINESS FORUM ITALIA-TURKMENISTAN

OGGI A MILANO IL BUSINESS FORUM ITALIA-TURKMENISTAN

Si tiene oggi a Milano il “Business Forum Italia-Turkmenistan”, organizzato dall’Agenzia ICE e dal Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata d’Italia ad Ashgabat e l’Ambasciata Turkmena in Italia, il Forum è focalizzato sui settori prioritari per il Paese: oil&gas, industria chimica, tessile e pelleteria, agrondustria e infrastrutture e costruzioni.

Hanno aperto i lavori il Direttore Generale dell’Agenzia ICE, Roberto Luongo, il Vice Presidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala e il Vice Primo Ministro del Turkmenistan Chary Gylyjov, cui ha fatto seguito l’intervento del Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano.

Il Turkmenistan, Repubblica dell’Unione Sovietica dal 1924, ha raggiunto l’indipendenza nel 1991 e ha adottato una nuova costituzione nel maggio del 1992 più volte emendata, da ultimo nel 2017. Il Partito Democratico del Turkmenistan è il partito al potere; nel 2012 è stato costituto un nuovo partito in rappresentanza degli interessi degli imprenditori The Union of Industrialists and Entrepreneurs (UIE) e nel 2014 The Agrarian Party, che rappresenta gli interessi delle aree rurali. Il Presidente Gurbanguly Berdymukhamedov, è stato rieletto per un terzo mandato questa volta settennale nel febbraio 2017 con il 97,7% dei voti.

Nel dicembre 1995 è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Risoluzione N.50/80 che riconosce la posizione di permanente neutralità del Turkmenistan. La politica estera del Governo turkmeno è ispirata ai principi di buon vicinato e di collaborazione con gli altri paesi dell’area centro-asiatica.

“Con l’interscambio commerciale in crescita del 100% e l’export del 60% - ha ricordato il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano – il Governo italiano e in particolare il MAECI rivolgono crescente attenzione alla regione dell’Asia Centrale al cui interno il Turkmenistan svolge un contributo chiave a favore dello sviluppo e della stabilità. Vi sono potenziali 2 miliardi di euro di nuovi contratti firmati, numeri frutto di una precisa e strutturata azione di governo in Centro Asia. A questo proposito – ha aggiunto Di Stefano – il prossimo 13 dicembre ospiteremo alla Farnesina una conferenza internazionale dedicata ai rapporti fra l’Italia e la regione”.

“L’ICE Agenzia – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ICE, Roberto Luongo - ha aderito con entusiasmo alla proposta di co-organizzare il Business Forum Italia-Turkmenistan che rafforza i rapporti bilaterali tra i nostri Paesi.  In questa occasione verranno illustrate nuove prospettive di crescita e collaborazione per le aziende italiane e turkmene. Secondo i dati più recenti – ha proseguito Luongo -  la quota di mercato dell’Italia in Turkmenistan lo scorso anno era dell’1,6 % con 32,8 milioni di euro di export, dei quali principalmente beni strumentali che riguardano il settore Oil&Gas e macchine e apparecchiature. Per gli altri settori, l’appuntamento di oggi pone le basi per uno sviluppo congiunto e rafforza ulteriormente le relazioni economico commerciali tra Italia e Turkmenistan”.

“L’internazionalizzazione rappresenta una priorità per Regione Lombardia, aprire le porte del mondo alle imprese è il nostro obiettivo – ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala – L’interscambio economico con il Turkmenistan nel primo semestre del 2019 ha superato i 100 milioni di euro, si tratta di un mercato in crescita con cui potranno svilupparsi interessanti collaborazioni con le imprese lombarde” ha concluso Sala.

Il settore Oil&Gas rappresenta la risorsa economica più importante del Turkmenistan. Le esportazioni di gas, petrolio greggio e dei prodotti derivati dai processi di raffinazione coprono il 90,5% circa delle esportazioni turkmene assicurando introiti di valuta straniera. Dopo le interruzioni delle forniture di gas alla Russia - nel gennaio 2016 - e il congelamento delle esportazioni di gas verso l’Iran nel gennaio 2017, il Turkmenistan è fortemente dipendente dalla Cina che, al momento, rimane l’unico cliente di rilievo con un volume di esportazioni nel 2017 di poco più di 30 miliardi di metri cubi di gas turkmeno.

 I settori di maggiore interesse sono principalmente legati alle forniture di petrolio e gas e ai prodotti derivati, seguiti da: chimica-farmaceutica, medicale, filiera meccanica agricola e trasformazione alimentare, pellami semilavorati e tecnologie di lavorazione, oltre ai vari settori della meccanica strumentale, in particolare tessile, packaging e lavorazione metalli.

La risorsa economica più importante del paese, oltre a quella degli idrocarburi e, in prospettiva, dei suoi derivati (polimeri, fertilizzanti), è costituita dal cotone (quest’ultimo soprattutto dal punto di vista occupazionale) e della produzione tessile; il Governo ha investito per creare una capacità di produzione di filati e tessuti di cotone e fissa annualmente l’obiettivo della raccolta della materia a poco più di 1 milione di tonnellate.

Per il Turkmenistan sono intervenuti alti rappresentanti istituzionali e imprenditoriali dei settori focus per illustrare le principali opportunità di investimento e collaborazione industriale nel Paese.