"Che la Nautica da Diporto sia un fenomeno di eccellenza del made in Italy, prima al mondo nel segmento
luxury, ce lo dicono i numeri: se le esportazioni italiane valgono 626 miliardi di euro totali nel 2023,
mantenendo gli stessi livelli del 2022, l’export della Nautica da Diporto e Sportiva vale da solo 4 miliardi,
con una crescita del 16% rispetto 2022. Se poi facciamo un paragone con il 2019, anno pre-pandemia e
conflitti bellici, vediamo che le nostre esportazioni sono comunque aumentate del 30,4% e la Nautica da
Diporto e Sportiva è cresciuta addirittura del 74%. Performance positive che rileviamo anche nei dati
gennaio-giugno 2024 che, a fronte di un primo semestre flat per l’export generale, fa segnare un +6% in
questo comparto. Un risultato davvero eccezionale grazie al lavoro degli imprenditori che ogni giorno
sviluppano nuovi prodotti e soluzioni tecnologiche che incontrano le attese e le richieste dei clienti esteri.
La sfida è quello di saper innovare ad una velocità maggiore rispetto a quella che i nostri competitor hanno
nel copiarci, perché è l'unico modo in cui il made in Italy riesce a continuare ad essere all'avanguardia
rispetto agli altri. I trend su cui puntare sono quelli del design, della sostenibilità, dell’experience di
comodità e silenzio, la digitalizzazione delle funzioni e degli accessori. ICE è vicina agli imprenditori che
vogliono approcciare o aumentare il proprio percorso di internazionalizzazione, anche investendo nelle
piattaforme fieristiche come, il Salone Nautico di Genova giunto alla sua 64° edizione. Un appuntamento
ormai consolidato a livello mondiale grazie anche ad alcuni marchi del made in Italy che attirano
l’attenzione dei principali buyer esteri compresi i 110 portati da ICE con i quali creare occasioni di business
matching. Se oggi una barca esportata su due nel mondo è italiana, è grazie a quel sistema Paese –
pubblico, imprenditoriale, di rappresentanza - che, come dimostra questo Salone, funziona".