“Le esportazioni italiane nei primi 4 mesi dell'anno, tra gennaio e aprile, erano cresciute dello 0,4%; la riduzione dell'1,7% di maggio 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ha fatto sì che il dato complessivo relativo al periodo gennaio-maggio, tornasse in territorio negativo a -0,1%. L'incremento delle vendite all'estero di beni di consumo (+5,6%) di maggio 2024 rispetto a maggio 2023, non è stato sufficiente a compensare le flessioni di beni strumentali (-8,2%) e intermedi (-2,5%). Nemmeno gli aumenti delle esportazioni registrate a maggio 2024 verso la Turchia (+29,7%), l’India (+11,3%) e l’America centro-meridionale (+12,5%) sono riuscite a bilanciare le riduzioni delle vendite in Germania (-8,2%), Svizzera (-11,4%) e Medio Oriente (-18,6%).
Si conferma la capacità di tenuta dell’export e la resilienza delle aziende italiane nell’affrontare un contesto fortemente impattato dall’incertezza geopolitica e dal calo delle vendite verso i Paesi UE non interamente bilanciate da quelle verso le altre aree del mondo, così come evidenziato nella presentazione del Rapporto ICE Commercio Estero 2023-2024 e dell'Annuario Istat-ICE 2023 presentati ieri. L’Italia fa comunque meglio dell’Unione europea le cui esportazioni complessive nel mese di maggio 2024 sono scese del -3,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Nei primi cinque mesi dell’anno le esportazioni italiane toccano i 264 miliardi di euro e si mantengono stabili (-0,1%) rispetto al periodo gennaio-maggio 2023 come risultato di una flessione di quelle verso i Paesi UE del -1,9% controbilanciata dalla crescita delle vendite verso i Paesi extra-UE del +2%. Prosegue la flessione dell’export verso la Germania che nei primi mesi del 2024 scende del -6,3% mentre cresce quello verso gli Stati Uniti +5,8%, la Cina +8,8% e l’Area del Sud-Est asiatico del +6.9%.
Rispetto al 2023 il mese di maggio 2024 ha segnato un rallentamento delle esportazioni in valore del -1,7%, con in particolare un calo dei volumi del -3,4%, con la Germania che ha virato nuovamente in terreno negativo a -8,2% rispetto alla temporanea inversione registrata ad aprile quando le esportazioni verso questo paese erano salite del +3,8%. La performance negativa della Germania, si somma a quella di altri mercati europei di sbocco del Made in Italy. La Francia calata del -2,7%, il Belgio a -7,3% e l'Austria a -14,3% hanno trascinato verso il basso le vendite complessive verso l’UE del -4,1%. In tenuta le esportazioni verso i Paesi Extra UE a +0,6% con andamenti eterogenei: sono aumentate le vendite verso il Regni Unito +3,8%, sono rimaste stabili quelle verso gli USA -0,3% mentre si sono ridotte quelle verso la Svizzera a -11,4% e la Cina -2,9%. Se si analizza l’andamento dei singoli settori le maggiori crescite riguardano le esportazioni di articoli farmaceutici e chimico-medicinali +7,9% insieme all’alimentare e alle bevande +4,9% a cui è corrisposta una riduzione dei mezzi di trasporto (-24,9%), degli autoveicoli (-16,2%) e degli articoli in pelle (-9,9%)”.