Situazione di contenuto rallentamento per l’export italiano sia nell’area UE che Extra-UE su cui pesano le attese per alcune imminenti tornate elettorali, sia l’allargamento delle situazioni di conflitto e delle tensioni geopolitiche internazionali. Nonostante questi problemi, fanno ben sperare sia settori come la farmaceutica, gli articoli sportivi e i preziosi, i prodotti alimentari, i segmenti legati alla space economy, sia mercati come la Turchia, i Paesi OPEC e quelli dell’area ASEAN. Male Stati Uniti (-23%) anche per l’attesa dei risultati elettorali.
Se nel periodo tra gennaio e luglio 2024 le esportazioni italiane avevano segnato una sostanziale stazionarietà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ad agosto - nonostante la lieve crescita dello 0,3% rispetto a luglio - assistiamo ad un brusco calo rispetto ad agosto 2023 (-6,7% in valore, -10,7% in volume) che porta il fatturato complessivo dell’export di questi primi otto mesi dell’anno a 412 miliardi di euro che resta vicino al risultato dello scorso anno (-0,6% in rapporto a gennaio-agosto 2023).
A contribuire alla modesta crescita di agosto (+0,3%) sul mese precedente sono in particolare i beni di consumo durevoli (+7,0%) e non durevoli (+2,4%), mentre diminuiscono le vendite di beni intermedi (-1,3%), beni strumentali (-1,0%) ed energia (-6,2%). Rispetto invece ad agosto 2023, la frenata del nostro export è evidente: -6,7%. In questo caso, sono i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-35,0%), i coke e prodotti petroliferi raffinati (-32,7%), gli autoveicoli (-36,4%) a giocare un ruolo determinante. Continuano invece ad avere performance positive le esportazioni del settore pharma (+11,4%), gli articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi (+24,8%) e i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+2,3%).
A livello di Paesi, sempre su base annua, la flessione coinvolge sia i mercati dell’area Ue (-6,5%, con la Germania che fa segnare da sola un -8,4% e la Francia a -6,2%) sia quelli extra-Ue (-6,8%, con gli USA che fanno registrare un importante -23,1%). Cresce invece l’export del Made in Italy in Turchia (+17,4%), paesi
OPEC (+9,5%) e paesi ASEAN (+10,3%).
Tra gennaio-agosto 2024, le esportazioni si contraggono dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023: di nuovo sono penalizzati i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-8,2%), gli autoveicoli (-10,4%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, (-8,5%); mentre contribuiscono positivamente in particolare gli articoli sportivi
e la gioielleria (+18,7%), l’alimentare (+8,1%) e articoli farmaceutici (+4,9%).
In questa seconda parte dell’anno è fondamentale lavorare come Sistema Paese per sviluppare quei mercati in cui stiamo registrando importanti potenzialità, tra cui l’Africa e l’America Latina dove forte è la richiesta, ad esempio, di macchinari legati all’agricoltura, alla lavorazione dei prodotti, all’energia o i mercati Asiatici dove c’è grande domanda di prodotti innovativi legati ad esempio alle biotecnologie e al pharma. Sempre più importante il potenziale legato all’aerospazio come è emerso in questi giorni al 75° International Astronautical Congress (IAC) in corso a Milano».