L’attività di ICE Agenzia per la promozione internazionale dell’ecosistema delle startup innovative italiane, che si è nel tempo estesa anche alle PMI innovative, è articolata e consiste nell’organizzazione di partecipazioni collettive a eventi all’estero di grande rilievo internazionale (es. CES di Las Vegas, Mobile World Congress di Barcellona, Web Summit di Lisbona, Viva Technology di Parigi, Slush, ecc.), l’invito in Italia di delegazioni straniere di investitori in occasione di fiere o manifestazioni di particolare importanza (SMAU/Italia RestartsUp, Maker Faire, BIAT, ecc.), l’organizzazione di singoli eventi di matchmaking su specifici temi in Paesi focus.
L’Agenzia ICE realizza il Global Start Up Program un percorso di accelerazione all'estero attraverso il coinvolgimento di acceleratori internazionali selezionati da Agenzia ICE. Durante il periodo all'estero, le startup vengono coinvolte in sessioni formative, attività di mentoring, sessioni di pitching, incontri con potenziali investitori e corporate e eventi di networking.
L’Agenzia ICE è promotore e finanziatore di INNOVIT - centro per l’innovazione e la cultura - con sede a San Francisco. La missione di INNOVIT è facilitare l'integrazione tra l'ecosistema tecnologico italiano e quello statunitense. INNOVIT mira a dare visibilità agli imprenditori italiani più innovativi, mettendoli in contatto con l'approccio visionario e le risorse di venture capital della Silicon Valley.
Per dare particolare rilievo alle startup e PMI innovative in occasione di manifestazioni fieristiche settoriali italiane d’importanza internazionale, l’Agenzia ICE organizza anche aree dedicate e incontri con le delegazioni straniere invitate dalla Rete estera.
Sono attivi Desk Innovazione, dedicati alle startup e PMI innovative, presso gli Uffici di Parigi, Londra, Praga, San Francisco e Singapore.
Alcuni dati estratti dal Report sulle Start Up Innovative 2° trimestre 2025
Al termine del secondo trimestre del 2025, il panorama delle startup innovative in Italia continua a mostrare segnali di crescita. Il numero totale di imprese iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è pari a 12.342, in aumento di 172 unità rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, oltre il 79% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese. Tra le specializzazioni prevalgono le attività di programmazione e consulenza informatica (45,36%), le attività di R&S (14,53%) e i servizi legati a infrastrutture informatiche, elaborazione dati e hosting (7,29%). Il 12,79% opera nel manifatturiero, con un focus sulla fabbricazione di macchinari (2,47%) e sulla fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici (1,85%). Infine, il 2,77% delle startup opera nel commercio.
Analizzando la distribuzione geografica, la Lombardia si conferma la regione che conta il maggior numero di startup innovative: 3.389, pari al 27,46% del totale nazionale. Seguono la Campania con 1.521 imprese (12,32%) e il Lazio con 1.405 (11,38%). A livello provinciale, Milano rimane la provincia con il maggior numero di startup, 2.463, che rappresentano il 19,96% del totale nazionale. Al secondo posto si piazza Roma, unica altra provincia oltre quota mille, con 1.268 startup (10,27%). Le altre province della top-5 sono Napoli (842, 6,82%), Torino (509, 4,12%) e Bari (299, 2,42%).
Guardando alla composizione delle compagini sociali, le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.687, il 13,67% del totale: incidenza inferiore rispetto al 19,40% osservato prendendo in esame l’intero universo delle neo-società di capitali a prevalenza femminile. Il valore percentuale delle startup innovative a prevalenza femminile è leggermente diminuito rispetto al trimestre precedente (-0,17%), diversamente dal loro valore assoluto, in aumento di 3 unità. Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 5.508, quasi il 44,63% del totale, valore in aumento dello 0,9%, accompagnato da una dinamica di crescita in valore assoluto rispetto al trimestre precedente (-70 unità). Infine, la quota di startup con presenza femminile rispetto al totale delle startup si conferma ancora superiore di 2,5 punti percentuali rispetto a quella fatta registrare dalle nuove società di capitali nel loro complesso (42,07%).
Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 516, ovvero il 4,18% del totale. Si tratta di una quota in aumento ma ancora notevolmente inferiore a quella osservata tra le nuove società di capitali in genere (11,64%). Uno dei parametri economici distintivi è l'elevato grado di immobilizzazioni dell'attivo patrimoniale netto: in questo trimestre il rapporto è pari al 29,41%, un valore quasi 7 volte superiore a quello registrato per le altre nuove società (poco oltre il 4%).
Come nel trimestre precedente, le startup in utile risultano in numero inferiore rispetto a quelle in perdita: il 44,24% è in utile (dato in aumento) contro il 55,76% che segnala una perdita (dato in diminuzione). Di conseguenza, gli indicatori di redditività ROI e ROE registrano valori leggermente negativi. L’indice di indipendenza finanziaria delle startup innovative è pari a 0,42, inferiore a quello registrato dalle nuove imprese non innovative (0,58).
Infine, per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 20 centesimi di valore aggiunto, un dato inferiore a quello delle altre nuove società di capitali (27 centesimi). Tuttavia, limitandosi a considerare le imprese in utile, le startup generano più valore aggiunto sul valore totale della produzione rispetto alle società di capitali: 32 centesimi contro 30.