I. Introduzione: un invito da Mille Miliardi di Dollari
L'economia globale sta attraversando la sua trasformazione più profonda e rapida dalla rivoluzione industriale: la transizione verso un futuro a zero emissioni nette.1 Questo non è semplicemente un imperativo ambientale, ma un'opportunità commerciale da svariati trilioni di dollari, che crea una domanda senza precedenti di capitali, tecnologia e competenze industriali.
In prima linea in questo cambiamento globale, l'Australia e la Nuova Zelanda nel cuore dell’Indo-Pacifico, sono emerse come due dei mercati più dinamici e ambiziosi, avviando transizioni energetiche ad alta intensità di capitale che richiedono attivamente partnership internazionali per avere successo.
Entrambe le nazioni si stanno muovendo con decisione per sfruttare le loro risorse rinnovabili di livello mondiale, sostenute da una forte volontà politica, quadri normativi solidi e un ambiente favorevole agli investimenti esteri.
L'Australia, con la sua scala continentale e le vaste risorse solari ed eoliche, ha fissato la chiara ambizione di diventare una "superpotenza delle energie rinnovabili".1 Sta intraprendendo una revisione completa della sua rete elettrica nazionale, un progetto di immensa portata e urgenza che presenta una chiara domanda di tecnologie comprovate e capacità di realizzazione dei progetti.
Dall'altra parte del Mar della Tasmania, la Nuova Zelanda, già leader mondiale nell'elettricità rinnovabile, affronta la sfida più sfumata di decarbonizzare la sua economia in senso lato, un compito che richiede soluzioni energetiche sofisticate, specifiche per settore e altamente integrate.
Per le aziende italiane dell'energia e della tecnologia questa confluenza di ambizione, capitale e necessità nella regione dell'Oceania rappresenta una grossa opportunità.
Le sfide affrontate " Down Under " sono precisamente quelle che l'industria italiana sta risolvendo in patria, forgiate nel crogiolo dell'ambiziosa transizione energetica europea.
L'invito dall'Oceania è chiaro: per le aziende del settore che hanno la visione e la capacità, è giunto il momento di collaborare e investire.
II. Il Mercato Australiano: Ambizioni e Opportunità
Una Corsa Contro il Tempo per Riconfigurare un Continente
L'Australia non sta semplicemente aggiungendo capacità rinnovabile; sta riprogettando radicalmente la sua intera infrastruttura energetica nazionale con una tempistica senza precedenti.
L'obiettivo del governo di trasformare la rete da circa il 40% di rinnovabili oggi all'82% entro il 2030 è uno degli obiettivi più ambiziosi tra le economie sviluppate a livello globale.3 Questa rapida revisione su scala continentale crea una domanda immensa e urgente di capitali internazionali, tecnologia avanzata e competenze consolidate nella realizzazione di progetti.
La vastità del compito, unita a un chiaro mandato politico e legislativo, ha creato un mercato definito sia da un enorme potenziale che da una necessità immediata.
Principali Driver di Mercato e Dati Chiave
Obiettivi Ambiziosi e il Divario con la Realtà
Il principale motore politico del mercato australiano è l'obiettivo legiferato dal governo federale di raggiungere una quota dell'82% di elettricità rinnovabile nel National Electricity Market (NEM) entro il 2030, che sostiene il suo più ampio impegno a ridurre le emissioni nazionali del 43% rispetto ai livelli del 2005 entro lo stesso lasso di tempo.1

Questa ambizione federale è amplificata da obiettivi a livello statale altrettanto determinati, come l'obiettivo del Victoria del 95% di rinnovabili entro il 2035 e quello del Queensland dell'80% entro il 2035.6
Tuttavia la realtà è che, all'inizio del 2025, le fonti rinnovabili rappresentavano solo circa il 40-43% della produzione di elettricità in Australia.4 Ciò rappresenta un significativo "divario con la realtà" di circa 40 punti percentuali che deve essere colmato in meno di un quinquennio.
Questo divario rappresenta un’importante opportunità commerciale. La sfida di raggiungere questo obiettivo è immensa, con organismi di settore come il Clean Energy Council che evidenziano la necessità di una massiccia accelerazione degli investimenti e delle costruzioni per "colmare il divario".7 Questo imperativo legislativo, combinato con la realtà fisica dell'attuale mix energetico, crea un segnale di domanda potente e sostenuto per nuovi progetti di generazione, stoccaggio e trasmissione.
Tabella: Produzione Rinnovabili attuale, Obiettivi ed Iniziative Statali
Giurisdizione | Produzione Rinnovabili 2024/25 (%) | Obiettivo 2030/35 (%) | Iniziative Statali Chiave |
---|---|---|---|
Federale (NEM) | ~40-43% | 82% entro il 2030 | Capacity Investment Scheme (CIS), Rewiring the Nation |
Nuovo Galles del Sud | ~32% | Net Zero entro il 2050 | Renewable Energy Zones (REZs) |
Victoria | ~32% | 95% entro il 2035 | Victorian Renewable Energy Target (VRET) Auctions |
Queensland | ~27% | 80% entro il 2035 | Queensland Energy and Jobs Plan, REZ development |
Australia Meridionale | ~73% | 100% Net Zero entro il 2030 | Finanziamenti governativi per soluzioni di stoccaggio |
Tasmania | >100% | 200% entro il 2040 | Battery of the Nation (espansione idroelettrica) |
Nota: Le percentuali di produzione si basano su dati del 2024 e del primo trimestre 2025 e variano a seconda della fonte e del periodo di misurazione.4 Gli obiettivi statali sono quelli annunciati nel 2022-2023.6
Massiccio Afflusso di Capitali di Investimento
Il potenziale del mercato è convalidato da un largo quantitativo di capitali pubblici e privati.
Non si tratta di investimenti speculativi, ma di una risposta calcolata ai chiari segnali politici e ai meccanismi di de-risking messi in atto dal governo.
La Clean Energy Finance Corporation (CEFC), la banca verde australiana sostenuta dal governo, è una pietra miliare di questo panorama finanziario.
Nell'anno finanziario 2024-25, la CEFC ha assunto nuovi impegni per un record di 4,7 miliardi di A$, contribuendo a catalizzare un valore totale di progetti di energia pulita di 25,7 miliardi di A$.10 Ciò dimostra il potente ruolo della CEFC nel mobilitare fondi pubblici per sbloccare pool di capitali privati molto più ampi.
Anche i principali investitori istituzionali globali si stanno muovendo con decisione nel mercato australiano.
Un esempio emblematico è l'impegno di 1 miliardo di A$ da parte del gigante pensionistico olandese APG Asset Management nella piattaforma di energia rinnovabile OASIS di Octopus Australia.12 Questa transazione è uno dei più grandi investimenti a sostegno straniero nelle rinnovabili australiane fino ad oggi e segnala una forte fiducia internazionale nella stabilità normativa e nei rendimenti a lungo termine del mercato.15
Questo flusso di capitali è attivamente incoraggiato da importanti programmi governativi.
Il programma "Rewiring the Nation" da 20 miliardi di A$ fornisce finanziamenti a basso costo per modernizzare ed espandere la rete elettrica, mentre il potenziato Capacity Investment Scheme (CIS) è progettato per ridurre il rischio degli investimenti privati nella generazione e nello stoccaggio, con l'obiettivo di sbloccare oltre 65 miliardi di A$ di nuova capacità.2 Questi programmi forniscono efficacemente una certezza di ricavo per i nuovi progetti, affrontando direttamente il rischio di mercato e attraendo i capitali istituzionali su larga scala necessari per raggiungere l'obiettivo del 2030.13
L'Imperativo dello Stoccaggio
L'integrazione rapida e su larga scala di fonti rinnovabili intermittenti come il solare e l'eolico sta mettendo a dura prova la stabilità della rete australiana.9 La rete preesistente era progettata attorno alla produzione prevedibile e costante delle grandi centrali termoelettriche.
La natura variabile delle rinnovabili crea sfide nel mantenere la frequenza e la tensione della rete, rendendo lo stoccaggio di energia e altre tecnologie di stabilizzazione della rete non solo un accessorio, ma una necessità assoluta.
Di conseguenza, questo è diventato uno dei sottosettori più urgenti e redditizi nella transizione energetica australiana.
Gli investimenti in sistemi di accumulo di energia a batteria su larga scala (Battery Energy Storage System, BESS) stanno registrando una crescita esplosiva.
Il primo trimestre del 2025 ha visto un record di 2,4 miliardi di A$ impegnati in nuovi progetti BESS, il secondo più alto investimento trimestrale mai registrato.17 Questo afflusso di capitali sta finanziando ulteriori 1,5 GW di capacità di stoccaggio e 5 GWh di produzione di energia, con previsioni che suggeriscono che la capacità delle batterie su scala industriale in Australia potrebbe ottuplicarsi entro il 2035.20
Oltre allo stoccaggio di massa, il mercato sta maturando rapidamente per richiedere tecnologie di supporto alla rete più sofisticate.
Il ritiro delle centrali a carbone e a gas non rimuove solo la capacità di generazione, ma anche l'inerzia fisica fornita dalle loro grandi turbine rotanti, che è cruciale per la stabilità della rete.22
Per compensare, l'Australia sta diventando un leader globale nell'implementazione di soluzioni di "inerzia sintetica".
Ciò include condensatori sincroni e, in modo critico, inverter avanzati "grid-forming" collegati a sistemi di batterie.9 Queste tecnologie possono replicare digitalmente le proprietà stabilizzanti dei generatori tradizionali, garantendo che la rete rimanga sicura anche con livelli molto elevati di penetrazione delle rinnovabili.
Il mercato per queste soluzioni avanzate è in rapida crescita, premiando la sofisticazione tecnica e l'eccellenza ingegneristica.
L'attenzione dei principali investitori e dei fondi pubblici sulla trasmissione, lo stoccaggio e le tecnologie di supporto alla rete rivela una comprensione matura delle reali esigenze del mercato: le opportunità di maggior valore non risiedono nella semplice generazione, ma in progetti integrati che risolvono le complesse sfide ingegneristiche di una rete dominata dalle rinnovabili.
III. Il Mercato Neozelandese: dall'Elettricità Verde a un'Economia Verde
La Seconda Ondata di Decarbonizzazione
La Nuova Zelanda presenta un'opportunità fondamentalmente diversa, ma altrettanto avvincente.
Avendo già raggiunto ciò che l'Australia sta cercando di ottenere — una rete elettrica nazionale alimentata per circa l'88% da fonti rinnovabili — la nazione sta ora intraprendendo la seconda e più complessa ondata della sua transizione energetica: la decarbonizzazione dell'intera economia.24
Sebbene la sua elettricità sia verde, i settori industriale e dei trasporti rimangono fortemente dipendenti dai combustibili fossili.
Questa prossima frontiera non è una sfida di costruzione di generazione di massa, ma di implementazione di soluzioni ingegneristiche sofisticate, mirate e integrate.
Crea un mercato in cui la profonda competenza tecnica e i modelli di business innovativi sono di primaria importanza.
Settori di Crescita e Necessità Strategiche
Oltre la Rete
Il dato principale di circa l'88% di elettricità rinnovabile nasconde una sfida più profonda.
L'elettricità rappresenta solo circa un quarto del consumo finale totale di energia della Nuova Zelanda.26
I combustibili fossili, principalmente petrolio importato per i trasporti e gas per il calore industriale, costituiscono ancora circa il 60% dell'approvvigionamento energetico primario totale del paese.26 L'analisi rivela che solo circa il 30% dell'energia consumata dai settori industriale e dei trasporti proviene da fonti pulite.29
Il solo settore dei trasporti è responsabile del 37% del consumo finale di energia ed è quasi interamente dipendente dai prodotti petroliferi.30 Questa netta disparità tra un sistema elettrico verde e un'economia più ampia alimentata da combustibili fossili definisce la principale opportunità di crescita in Nuova Zelanda per il prossimo decennio.
La sfida è elettrificare questi settori difficili da abbattere e sviluppare combustibili puliti alternativi come l'idrogeno verde.
Tabella: Panorama Settore Energetico in Nuova Zelanda
Settore | Fonte/i Energetica/che Primaria/e | Quota di Energia del Settore (%) | Opportunità di Decarbonizzazione |
---|---|---|---|
Produzione di Elettricità | "Idroelettrico, Geotermico, Eolico" | ~88% Rinnovabile | Ulteriore crescita in eolico/solare per raggiungere il 100% e soddisfare la nuova domanda |
Industriale | "Gas, Carbone, Elettricità, Geotermico" | ~70% a base di combustibili fossili | "Elettrificazione del calore di processo, biomassa, uso diretto del geotermico" |
Trasporti | "Prodotti petroliferi (Benzina, Diesel)" | >95% a base di combustibili fossili | "Elettrificazione dei veicoli (EV), idrogeno verde per il trasporto pesante" |
Commerciale e Residenziale | "Elettricità, Gas" | Misto | "Elettrificazione degli edifici (pompe di calore), efficienza energetica" |
Nota: Le cifre sono approssimative e basate su dati del 2023-2024 da varie fonti.26
Vantaggi Naturali Inesplorati
Per alimentare questa decarbonizzazione a livello di intera economia, la Nuova Zelanda possiede una ricchezza di risorse rinnovabili sottosviluppate.
Eolico: posizionata direttamente sul percorso dei "Roaring Forties", la Nuova Zelanda ha risorse eoliche onshore e offshore di livello mondiale che sono significativamente sottoutilizzate.31 La capacità installata attuale è di poco superiore a 1,2 GW, ma le proiezioni indicano che l'eolico potrebbe fornire tra il 20% e il 34% dell'elettricità del paese entro il 2035.32 Il potenziale eolico offshore è particolarmente vasto, con studi che suggeriscono che potrebbe essere una componente critica per raggiungere l'obiettivo nazionale di zero emissioni nette entro il 2050 e sostenere la produzione di idrogeno verde su larga scala.34
Solare: storicamente un contributore minore, il settore solare è ora pronto per una crescita esponenziale.
Esiste una pipeline di sviluppo di oltre 10 GW di progetti solari proposti, e il solare su scala industriale rappresenta ora circa la metà di tutto il nuovo interesse per la generazione ricevuto dall'operatore della rete nazionale, Transpower.33 Ciò segnala una rapida espansione del solare come parte fondamentale del futuro mix energetico.
Geotermico: la Nuova Zelanda è un pioniere globale e il quinto produttore mondiale di energia geotermica, che fornisce una fonte di energia di base altamente affidabile, disponibile 24/7 e non dipendente dalle condizioni meteorologiche.33 Questa risorsa è cruciale per la stabilità della rete man mano che vengono aggiunti più impianti eolici e solari intermittenti.
È importante notare che lo sviluppo geotermico offre opportunità di partnership uniche.
I trust Māori sono spesso i proprietari dei terreni dove si trovano queste risorse e sono frequentemente co-proprietari e operatori degli impianti geotermici stessi, creando un chiaro percorso di collaborazione con partner locali esperti e ben consolidati.37
Sfide a Livello di Sistema = Opportunità di Investimento
La struttura del mercato energetico della Nuova Zelanda e la natura della sua transizione creano sfide specifiche che si traducono direttamente in opportunità di investimento per le aziende tecnologicamente avanzate.
La crescente penetrazione della generazione eolica e solare intermittente sta portando a una maggiore volatilità nel mercato spot dell'elettricità all'ingrosso.
I prezzi possono oscillare drasticamente da quasi zero during i periodi di forte vento e sole a livelli estremamente alti durante i periodi di bassa produzione rinnovabile e alta domanda.38
Questa volatilità dei prezzi crea un forte incentivo commerciale per soluzioni in grado di fornire flessibilità e stabilità alla rete.
Queste includono lo stoccaggio a batteria, le tecnologie di rete intelligente in grado di gestire la domanda in tempo reale e i servizi di risposta alla domanda che pagano i grandi consumatori di energia per ridurre il consumo durante i periodi di punta.
Per facilitare la decarbonizzazione dell'industria pesante, la Nuova Zelanda sta promuovendo attivamente il concetto di "Energy Hubs".33 Si tratta di aree geograficamente concentrate in cui più utenti industriali possono essere co-localizzati con asset di generazione e stoccaggio rinnovabile su larga scala.
Questo modello è progettato per ottimizzare l'uso dell'energia, ridurre la necessità di costose nuove infrastrutture di trasmissione e catturare economie di scala.33
Per i fornitori di tecnologia, questi hub rappresentano un'opportunità significativa per collaborare con consorzi industriali per progettare e fornire soluzioni energetiche integrate e "behind-the-meter" per settori come i metalli verdi, la manifattura avanzata e la trasformazione alimentare.41 Ciò sposta il modello di business dalla semplice vendita di elettricità alla fornitura di un servizio energetico completo e ad alto valore aggiunto.
IV. Il Vantaggio Italiano
Le sfide e le opportunità specifiche presenti nei mercati australiano e neozelandese si allineano in modo straordinario con i punti di forza comprovati e la profonda esperienza del settore energetico e tecnologico italiano.
Le aziende italiane non sono solo potenziali fornitori; sono posizionate in modo unico come partner strategici in grado di fornire l'esatta combinazione di scala, sofisticazione ed eccellenza operativa di cui entrambe le nazioni hanno bisogno.
Un Terreno di Prova Nazionale
L'ambiziosa transizione energetica italiana, che mira a una quota del 69-70% di elettricità rinnovabile entro il 2030, ha forgiato una coorte di aziende di livello mondiale, temprate sul campo.42 Imprese leader come Enel, Ansaldo Energia e l'operatore di rete nazionale Terna hanno sviluppato una profonda competenza non solo nell'implementazione su larga scala di tecnologie solari, eoliche e geotermiche, ma, cosa più importante, nella gestione delle complesse sfide di integrazione della rete che derivano da un'elevata penetrazione delle rinnovabili.44 Questa esperienza pratica nel bilanciare la generazione variabile, garantire la stabilità della rete e sviluppare sofisticati meccanismi di mercato è un insieme di competenze di grande valore e direttamente trasferibile ai contesti australiano e neozelandese.
Caso Esemplare: Il Modello Enel Green Power / Potentia Energy
Il successo di Enel Green Power in Australia fornisce un modello potente e replicabile per l'ingresso e la crescita nel mercato.
Ora operante come Potentia Energy attraverso una joint venture con il gigante energetico giapponese INPEX, l'azienda ha dimostrato una strategia "buy and build" (acquista e costruisci) molto efficace.47
La strategia è iniziata con un ingresso iniziale nel mercato attraverso l'acquisizione della Bungala Solar Farm nel 2017.48 Ciò ha fornito un punto d'appoggio operativo immediato e un'esperienza sul campo.
Da questa base, l'azienda ha costruito una formidabile pipeline di sviluppo di oltre 7 GW attraverso molteplici tecnologie.
Nel 2025, ha eseguito una mossa strategica importante, acquisendo una partecipazione di controllo in un portafoglio di oltre 1 GW di asset operativi e in fase avanzata di sviluppo, inclusi progetti eolici, solari e di stoccaggio a batteria.49
Questa traiettoria illustra che l'approccio più efficace non è perseguire progetti singoli, ma stabilire una piattaforma scalabile e a lungo termine all'interno del mercato.
Creando un'entità australiana dedicata, collaborando con un altro importante attore globale e perseguendo sia lo sviluppo organico che le fusioni e acquisizioni strategiche, Enel si è posizionata come una delle più grandi aziende di energia rinnovabile del paese.
Questo modello — che combina la competenza tecnica italiana con una presenza strategica e a lungo termine sul mercato — è un percorso chiaro e collaudato che altre aziende italiane possono seguire.
Solidi Legami Bilaterali e Priorità Allineate
La relazione commerciale tra Italia e Australia è già forte e ben consolidata, con una presenza significativa di importanti gruppi industriali italiani, creando una base di comprensione e fiducia reciproca.51 Fondamentalmente, questa relazione è sempre più focalizzata sulla cooperazione nel campo dell'energia pulita.
Il dialogo ad alto livello sull'energia tra UE e Australia ha identificato priorità strategiche condivise nel fotovoltaico e nelle catene di approvvigionamento, nell'idrogeno verde, nello stoccaggio di energia e nei minerali critici — tutte aree chiave di opportunità.52
Allo stesso modo, Nuova Zelanda e Italia hanno recentemente riaffermato il loro impegno a rafforzare le relazioni economiche, con l'energia rinnovabile identificata come un'area di particolare interesse per la collaborazione e gli investimenti.54 Questo allineamento politico e diplomatico crea un ambiente altamente favorevole per le imprese italiane.
Un Ambiente Favorevole agli Investimenti
Sia il governo australiano che quello neozelandese non sono osservatori passivi, ma facilitatori attivi degli investimenti esteri nelle loro transizioni energetiche.
Riconoscono che le competenze e i capitali internazionali sono essenziali per raggiungere i loro ambiziosi obiettivi.
In Australia, esiste un potente ecosistema di agenzie governative per supportare i nuovi entranti.
L'Australian Trade and Investment Commission (Austrade) fornisce informazioni di mercato e facilita le partnership.2
L'Australian Renewable Energy Agency (ARENA) offre finanziamenti a fondo perduto per progetti innovativi e unici nel loro genere per ridurre il rischio delle nuove tecnologie.57
La Clean Energy Finance Corporation (CEFC) offre una vasta gamma di soluzioni di finanziamento, dal debito agevolato per grandi infrastrutture al capitale di rischio per le startup cleantech.59
Allo stesso modo, la Nuova Zelanda sta riformando attivamente i suoi quadri normativi per attrarre investimenti.
Il governo sta snellendo il processo di autorizzazione ai sensi del Resource Management Act e modificando l'Overseas Investment Act per creare un percorso più favorevole ed efficiente per i capitali esteri nel settore energetico.61 Questa posizione proattiva dei governi di entrambe le nazioni riduce significativamente il rischio normativo e segnala un impegno chiaro e a lungo termine nei confronti dei partner internazionali.
V. Go-To-Market: Cinque Punti di Ingresso Chiave per le Imprese Italiane
Navigare nei dinamici mercati energetici di Australia e Nuova Zelanda richiede una strategia di ingresso chiara e mirata.
Sulla base dell'attuale struttura di mercato e delle esigenze identificate, cinque percorsi principali offrono il più alto potenziale di successo per le imprese italiane.
1. Partnership Strategiche e M&A
Seguendo il modello di successo stabilito da Enel/Potentia Energy, la via più efficace per stabilire una presenza di mercato significativa è attraverso partnership strategiche o acquisizioni.49
Formare una joint venture con, o acquisire una partecipazione in, uno sviluppatore locale consolidato fornisce accesso immediato a un portafoglio di progetti, un team di gestione esperto e una conoscenza inestimabile sul campo delle sfumature normative locali, delle catene di approvvigionamento e dei protocolli di coinvolgimento degli stakeholder.
Il mercato australiano è molto attivo con attori finanziari sofisticati, tra cui grandi fondi infrastrutturali come IFM Investors e QIC, e gestori di fondi specializzati in energia rinnovabile come Octopus Investments, che rappresentano tutti potenziali partner o obiettivi di M&A.63
2. Fornitore di Tecnologia e Competenza
Per le aziende italiane con tecnologia leader di mercato, un modello di fornitore diretto offre un punto di ingresso efficiente dal punto di vista del capitale.
L'immensa scala della pipeline di progetti in entrambi i paesi crea una domanda significativa di componenti ad alto valore.
Ciò include turbine eoliche avanzate, pannelli solari bifacciali ad alta efficienza e, in particolare, i sofisticati inverter "grid-forming" che sono fondamentali per la stabilità della rete australiana.23
Inoltre, ci sono importanti opportunità per le aziende specializzate in sistemi integrati di accumulo di energia a batteria (BESS) e per quelle che offrono servizi di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) di livello mondiale a sviluppatori di progetti locali che richiedono competenze internazionali per realizzare progetti complessi.
3. Megaprogetti Infrastrutturali (Australia)
Il governo australiano, in particolare a livello statale nel Nuovo Galles del Sud, sta coordinando la sua transizione energetica attraverso lo sviluppo di Zone di Energia Rinnovabile (REZ) su larga scala.66 Queste non sono semplicemente luoghi con buone risorse rinnovabili; sono hub infrastrutturali pianificati che integrano più progetti di generazione, stoccaggio su larga scala e nuove reti di trasmissione ad alta tensione.68 Queste REZ sono spesso sviluppate attraverso gare d'appalto competitive per grandi pacchetti di lavoro, inclusa l'infrastruttura di trasmissione stessa.69
Questo punto di ingresso è più adatto per grandi aziende italiane verticalmente integrate o consorzi con la forza finanziaria e la capacità tecnica per partecipare e realizzare progetti infrastrutturali complessi e multimiliardari.
4. Decarbonizzazione Industriale di Nicchia (Nuova Zelanda)
In Nuova Zelanda, la sfida principale è la decarbonizzazione dell'industria.
Ciò crea un'opportunità distinta per le aziende italiane con una profonda esperienza nei processi industriali e nell'efficienza energetica.
La partnership con gli emergenti "Energy Hubs" della Nuova Zelanda consente la fornitura di soluzioni energetiche pulite su misura e integrate direttamente a clienti industriali ad alta intensità energetica.33
Ciò potrebbe comportare la progettazione e la costruzione di un sistema solare e a batteria dedicato per un grande impianto di trasformazione lattiero-casearia, l'implementazione di pompe di calore elettriche ad alta temperatura per sostituire le caldaie a gas, o lo sviluppo di soluzioni a idrogeno verde per gli impianti di produzione.24
Questo è un mercato ad alto margine e valore aggiunto che premia la conoscenza ingegneristica specializzata rispetto alla fornitura di energia come commodity.
5. Fare Networking
Questo punto, più che un semplice metodo di ingresso nel mercato, rappresenta una filosofia applicabile a tutte le altre strategie e, più in generale, al modo stesso di fare business. Un networking proattivo e strategico è un prerequisito imprescindibile per avere successo in entrambi i mercati.
Le aziende italiane devono impegnarsi attivamente con le organizzazioni chiave che modellano il settore.
È fondamentale stabilire linee di comunicazione dirette con le agenzie governative incaricate di facilitare gli investimenti in loco, come Austrade in Australia e New Zealand Trade and Enterprise (NZTE), per ottenere informazioni di mercato, consulenza strategica e presentazioni a potenziali partner locali.2 L'ufficio ICE-Agenzia di Sydney può, a questo proposito, fornire a seguito di richieste di assistenza inoltrate tramite l’Area Clienti, un servizio ad hoc di Ricerca Clienti e Partner.
Infine coinvolgere consulenti legali, finanziari e tecnici locali fin dalle prime fasi del processo è essenziale per navigare nei complessi scenari locali.
VI. Come Strutturare l’Ingresso nel Mercato
Un ingresso di successo nei mercati di Australia e Nuova Zelanda richiede una pianificazione meticolosa e una profonda comprensione del contesto locale.
La seguente lista di controllo delinea i passaggi e le considerazioni critiche per le aziende italiane che mirano a capitalizzare il boom delle energie rinnovabili nella regione.
Condurre la Due Diligence
Una comprensione granulare dell'ambiente operativo è fondamentale. Non è sufficiente fare affidamento solo sulle politiche a livello federale.
In Australia, il panorama energetico è fortemente influenzato dalle politiche statali, come i quadri delle Zone di Energia Rinnovabile (REZ) nel Nuovo Galles del Sud o le aste del Victorian Renewable Energy Target (VRET).6
Un'analisi approfondita di questi programmi specifici per stato è essenziale per identificare le opportunità di progetto più valide.
La due diligence tecnica deve includere una valutazione dettagliata dei vincoli di rete, della disponibilità dei punti di connessione e delle lunghe code per l'accesso alla rete, che possono avere un impatto significativo sulle tempistiche e sui costi dei progetti.
La valutazione delle risorse, inclusa un'analisi dettagliata dell'irraggiamento solare, dei modelli di vento e del potenziale geotermico nelle regioni target, è un requisito fondamentale.
Assicurarsi Partner Locali
Le partnership sul campo non sono solo vantaggiose; sono un fattore critico di successo.
I partner locali apportano una conoscenza indispensabile per navigare complesse normative urbanistiche e ambientali, relazioni consolidate con gli enti governativi locali e statali, ed esperienza nel coinvolgimento della comunità e degli stakeholder.72
In entrambi i paesi, ottenere una "licenza sociale per operare" (Social License to Operate, SLO) è sempre più importante.
Ciò comporta un coinvolgimento significativo con le comunità locali e, in particolare, con le popolazioni delle Prime Nazioni (in Australia) e gli iwi Māori (in Nuova Zelanda), che detengono diritti e interessi unici sulla terra e cercano sempre più partnership azionarie nei progetti di energia rinnovabile.37 Un partner locale forte è essenziale per gestire efficacemente queste relazioni cruciali.
Navigare nel Panorama Finanziario
L'ecosistema finanziario nella regione è sofisticato e multistrato. Le aziende italiane dovrebbero esplorare attivamente le opportunità di sfruttare gli strumenti di finanziamento pubblico per ridurre il rischio dei progetti e migliorare la bancabilità.
In Australia, ciò include la ricerca di finanziamenti a fondo perduto per tecnologie innovative dall'Australian Renewable Energy Agency (ARENA) e l'ottenimento di finanziamenti di debito o capitale dalla Clean Energy Finance Corporation (CEFC).57
Oltre ai fondi pubblici, è fondamentale connettersi con i principali attori del capitale privato che guidano il mercato.
Ciò include i grandi fondi pensione australiani, che investono sempre più in infrastrutture nazionali, così come i principali fondi infrastrutturali internazionali e le società di private equity come APG, IFM Investors, QIC, BlackRock e Foresight Group, che sono molto attive nella regione.12
Padroneggiare il Labirinto Normativo
Il processo di approvazione normativa in entrambi i paesi è rigoroso e può essere lungo.
Una strategia chiara per navigare in questo labirinto fin dall'inizio è essenziale per evitare costosi ritardi.
In Australia, i progetti richiedono tipicamente una serie di approvazioni a più livelli: locale, statale e federale.
Per i progetti su larga scala, ciò comporta spesso un processo di valutazione "State Significant Development" a livello statale e una valutazione separata ai sensi dell'Environment Protection and Biodiversity Conservation Act 1999 (EPBC Act) federale se c'è un probabile impatto su questioni di rilevanza ambientale nazionale.73
In Nuova Zelanda, i principali quadri legislativi sono il Resource Management Act 1991 (RMA) per le autorizzazioni ambientali e l'Overseas Investment Act 2005 (OIA) per gli investitori stranieri che acquisiscono beni sensibili.62 Sebbene entrambi i paesi stiano attualmente intraprendendo riforme per snellire questi processi per i progetti di energia rinnovabile, un approccio proattivo e ben finanziato alla conformità normativa rimane fondamentale.61
Promuovere la Presenza del Marchio
Stabilire un marchio credibile e una solida rete all'interno dell'industria locale è vitale per il successo a lungo termine.
La partecipazione a eventi chiave del settore è un modo efficiente per mostrare le capacità tecniche, comprendere le tendenze di mercato e connettersi con potenziali partner, fornitori e clienti.
L'evento principale nella regione è All-Energy Australia, che si tiene annualmente a Melbourne e attira oltre 11.500 professionisti del settore e più di 400 espositori.80 L’ufficio ICE-Agenzia di Sydney organizza un padiglione italiano con operatori del settore in qualità di coespositori.
Per le aziende focalizzate sulla Nuova Zelanda, eventi come la NZ Wind Energy Summit o il più ampio Oceania Renewable Power Summit offrono opportunità di networking mirate.83 Integrare ciò con la partecipazione a missioni commerciali organizzate dall'Agenzia ICE e da altri enti governativi può accelerare ulteriormente la costruzione di relazioni e la penetrazione del mercato.
Fase | Azione Chiave | Agenzie Australiane Chiave | Agenzie Neozelandesi Chiave | Fattore Critico di Successo |
---|---|---|---|---|
Analisi di Mercato | Valutare i quadri statali REZ/VRET e le code di connessione alla rete. | "AEMO, AER, Dipartimenti Energetici Statali" | "Transpower, MBIE, EECA" | Identificare regioni con forti risorse e accesso alla rete praticabile. |
Identificazione Partner | "Interagire con sviluppatori locali, fondi infrastrutturali e gruppi delle Prime Nazioni/Māori." | "Austrade, CEFC, ICE-Agenzia Sydney " | "NZTE, NZGCP" | Assicurarsi partner che forniscano sia capacità tecnica che solide relazioni locali/comunitarie. |
Sviluppo Progetto | Navigare le approvazioni urbanistiche (SSD) e ambientali (EPBC Act) a più livelli. | "DPE (Stato), DCCEEW (Federale)" | "Consigli Locali, EPA" | Impegno proattivo e trasparente con regolatori e stakeholder della comunità. |
Finanziamento | "Strutturare accordi sfruttando capitali pubblici (ARENA, CEFC) e privati." | "ARENA, CEFC" | NZGCP | Sviluppare progetti che si allineino con i mandati sia dei fondi pubblici di de-risking che degli investitori istituzionali. |
Costruzione Marchio | Partecipare a conferenze chiave (es. All-Energy Australia) e missioni commerciali. | "Clean Energy Council, Austrade, ICE-Agenzia Sydney" | "Wind Energy Association, NZTE" | Dimostrare un impegno a lungo termine nel mercato oltre un singolo progetto. |
VII. Conclusione: Il Momento è Adesso
L'Australia e la Nuova Zelanda non stanno semplicemente costruendo una serie di progetti di energia rinnovabile; stanno architettando economie energetiche completamente nuove. La convergenza di un'ambiziosa volontà politica, flussi di capitale senza precedenti e vaste risorse naturali ha creato uno degli ambienti di investimento più interessanti per l'energia pulita a livello globale.
La scala della trasformazione è immensa e la tempistica è urgente, creando una necessità chiara e presente di partner internazionali con capacità comprovate.
Le opportunità in ciascuna nazione, sebbene entrambe sostanziali, sono distinte e si adattano a diversi punti di forza dell'ecosistema industriale italiano.
La sfida principale dell'Australia è una questione di scala e velocità.
Per colmare l'enorme divario tra il suo attuale mix energetico e i suoi obiettivi per il 2030, richiede la capacità industriale, l'esperienza nella realizzazione di progetti su larga scala e le sofisticate tecnologie di rete che le principali aziende italiane hanno perfezionato.
La domanda è per partner che possano costruire rapidamente, in modo affidabile e su scala continentale.
La sfida della Nuova Zelanda, al contrario, è una questione di complessità e integrazione.
Con una rete già verde, il suo focus è sul lavoro difficile e ad alto valore di decarbonizzare i suoi settori industriale e dei trasporti.
Ciò richiede le soluzioni ingegneristiche specializzate, le competenze avanzate di integrazione dei processi e i modelli di business innovativi necessari per elettrificare la produzione, sviluppare combustibili verdi e creare sistemi energetici intelligenti e resilienti.
Questo è un mercato che premia la profondità tecnica e le soluzioni sofisticate e su misura — tratti distintivi dell'eccellenza tecnologica italiana.
Per gli innovatori, i fornitori di tecnologia e gli sviluppatori energetici italiani con un curriculum di successo in un mercato complesso, il momento è cruciale.
Il potente allineamento di politiche, capitali e potenziale di risorse in Australia e Nuova Zelanda, il cuore dell’Indo-Pacifico, rappresenta un'opportunità a tempo per stabilire una presenza significativa e redditizia nei mercati energetici a più rapida crescita del mondo.
L'invito dall'Oceania è inequivocabile: è arrivato il momento di collaborare e investire per alimentare un futuro sostenibile.

▶ Fonti
- Net Zero - DCCEEW, https://www.dcceew.gov.au/climate-change/emissions-reduction/net-zero
- Renewable energy: wind, solar, storage & transmission - Austrade International, https://international.austrade.gov.au/en/do-business-with-australia/sectors/energy-and-resources/renewable-energy
- Australian renewable energy target - Lowy Institute Poll, https://poll.lowyinstitute.org/charts/australian-renewable-energy-target-by-2030/
- Power surge: renewable energy hits record high as coal splutters - Climate Council, https://www.climatecouncil.org.au/resources/power-surge-renewable-energy-hits-record-high-as-coal-splutters/
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- Bridging the gap to 82% renewable electricity generation by 2030 - Clean Energy Council, https://cleanenergycouncil.org.au/news-resources/bridging-the-gap-to-82-renewable-electricity-generation-by-2030
- auto_stories Quarterly Carbon Market Report December Quarter 2024 - Clean Energy Regulator, https://cer.gov.au/markets/reports-and-data/quarterly-carbon-market-reports/quarterly-carbon-market-report-december-quarter-2024/state-total-renewables
- Power Grid Stability to Avoid Blackouts - Enerdata, https://www.enerdata.net/publications/executive-briefing/renewable-grid-energy-stability.html
- CEFC reports record breaking year of scale, impact and leverage in the push to net zero, https://www.cefc.com.au/media/media-release/cefc-reports-record-breaking-year-of-scale-impact-and-leverage-in-the-push-to-net-zero/
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- Australia's APG commits over US$644.5M to renewable energy platform - Markets Group, https://www.marketsgroup.org/news/australias-apg-commits-us644-5m-to-renewable-energy-platform
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- All Energy Australia announces an incredible program with over 450 industry leaders, https://cleanenergycouncil.org.au/news-resources/all-energy-australia-announces-an-incredible-program-with-over-450-industry-leaders
- All Energy Australia 2025, https://www.energy.gov.au/events/all-energy-australia-2025
- All Energy Australia 2025 | Melbourne - Grand Stand Events, https://www.grandstandevents.com.au/expos/all-energy-australia/
- Wind Energy Conferences in New Zealand 2025/2026/2027, https://conferenceindex.org/conferences/wind-energy/new-zealand
- Oceania Renewable Summit | Pacific Regional Infrastructure Facility (PRIF), https://www.theprif.org/event/conference/2025-09-16/oceania-renewable-summit