Articoli Sportivi

IL SETTORE 

L’industria dello sport gode di una particolare attenzione da parte del consumatore finale, sempre più attento a quei beni e servizi il cui utilizzo, ispirato a modelli sociali, incide sul benessere fisico e sulle relazioni interpersonali. Lo sport è diventato parte integrante della routine quotidiana, complici la crescente voglia di benessere, il desiderio di una vita sana e attiva e un nuovo culto della bellezza, dell’aspetto e della forma fisica. Questa nuova sensibilità porta il Wellness nel novero dei 10 megatrend che influenzeranno il comportamento d’acquisto dei consumatori nel lungo termine, secondo Euromonitor International. Il valore globale del mercato sfiorerà USD 350 miliardi entro la fine del 2023.

Secondo le elaborazioni di The European House Ambrosetti su dati Istituto Credito Sportivo, Istat e Commissione Europea (2023), il settore dello Sport in Italia pesa l’1,37% del PIL nazionale, generando un valore aggiunto di EUR 24,5 miliardi (vengono considerate le attività sportive, quelle strettamente connesse e quelle connesse “in senso lato”), occupando circa 420.000 addetti, pari all’1,65% del totale italiano.

Ogni anno 18 milioni di italiani frequentano luoghi di fitness e wellness come palestre, centri benessere e spa. Le regioni italiane con un maggior numero di sportivi risultano essere: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio.

La Sport industry italiana conta oltre 750 aziende, impiega più di 30.000 addetti diretti e genera EUR 12,2 miliardi di ricavi, esportando circa il 75% della produzione, per un valore pari a EUR 9,2 miliardi (2022).

I principali mercati di destinazione sono Germania (con una quota export dell’11,2%), Francia (10,8%) e Stati Uniti (10,3%). Seguono i principali mercati asiatici: Cina (6,3%), Corea del Sud (4%) e Giappone (3,7%). Nella top ten figurano anche i tradizionali mercati europei, quali Svizzera, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi (fonte: TDM su dati Eurostat, 2022).

I clienti esteri di articoli sportivi scelgono il Made in Italy come garanzia di elevata qualità, alto livello tecnologico e, più recentemente, anche per l’attenzione alla sostenibilità.

FITNESS

Il mercato globale del fitness genera un valore pari a USD 96,6 miliardi con un tasso di crescita del 7,7%. In totale risultano attivi 210.000 fitness club, ai quali sono iscritti oltre 184 milioni di persone.

Quanto a uno dei segmenti chiave rappresentato dalle aziende italiane, le attrezzature per il fitness, il tasso composto di crescita annuale (CAGR) è stimato al 3,3% fino al 2028 e porterà il segmento da un fatturato a livello globale di USD 11,6 miliardi del 2021 a circa USD 15 miliardi nei prossimi cinque anni (fonte: Allied Market Research, 2022).

Se, ad oggi, la crescita è stata favorita dal consumatore finale, il nuovo balzo viene assicurato dal settore professionale, il cui tasso di crescita composto è stimato al 6,8% nel medesimo periodo.

Le previsioni confermano la leadership del mercato nordamericano, trainante per tutta la fitness industry mondiale, mentre la crescita più rilevante nei prossimi anni sarà determinata dai Paesi asiatici, con un tasso medio di crescita annuale del 5,7%.

In Italia, a fine 2019 si contavano 6.800 palestre. I dati 2021, che riflettono le conseguenze sociali della pandemia sul settore, segnano una flessione di circa il 27% nel numero di palestre attive, che si attestano oggi a oltre 5.000 club per un totale di 5,5 milioni di iscritti.

Il settore dei centri sportivi continua a presentare un un’elevata frammentazione: la stragrande maggioranza delle strutture dedicate al fitness in Italia è costituita da club indipendenti, centri medio-piccoli, spesso registrati come Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), strutture prevalentemente a conduzione familiare. Di questi, il 28% è rappresentato da studi di yoga o pilates di modeste dimensioni. Lo scenario, di conseguenza, riduce significativamente la presenza dei grandi franchising, catene nazionali e internazionali di palestre, pur rappresentando un potenziale di espansione.

Il mercato del fitness ha ad ogni modo reagito, evolvendosi e dando vita a nuovi modelli di business ibridi, sfruttando appieno il potenziale del digitale, offrendo classi e allenamenti virtuali. La pandemia ha infatti solo in parte frenato il settore attrezzature professionali, ma ha generato un incremento di fatturato delle linee legate al c.d. home fitness, che hanno inciso per oltre il 60% sul volume d’affari globale nell’ultimo biennio.

OUTDOOR

Con oltre 200 aziende che producono articoli sportivi per il mercato outdoor, l’Italia è il 4° Paese europeo per volume d’affari nel comparto. I primi 3 Paesi (rispettivamente Germania, Francia e Regno Unito/Irlanda) sviluppano oltre il 50% del fatturato del settore.

Il mercato europeo dell’outdoor ha registrato nel 2022 un valore complessivo pari a EUR 6,1 miliardi, in crescita dell’11,5% a valore, così ripartiti: abbigliamento tecnico (EUR 2,8 miliardi), calzature tecniche (EUR 1,6 miliardi), tende e sacchiletto (EUR 506 milioni), zaini (EUR 468 milioni), accessori tecnici (EUR 462 milioni) e attrezzatura per l’arrampicata (EUR 166 milioni). Fonte: Elaborazioni ICE-Agenzia su dati EOG (European Outdoor Group) 2022.

Il Distretto dello SportSystem

Tra le principali aree produttive di articoli sportivi in Italia, troviamo il “Montebelluna SportSystem”: un distretto che si estende su una superficie di circa 355 Kmq., conta 344 imprese, 4.966 addetti in totale e un fatturato complessivo di EUR 2,7 miliardi.

Il comparto outdoor è uno dei più dinamici dello SportSystem: è cresciuto costantemente negli ultimi 10 anni, arrivando a generare in Italia un giro d'affari di 379 milioni di euro (dati 2019) suddivisi in: abbigliamento tecnico (EUR 168 milioni), calzature (EUR 138 milioni), altra attrezzatura (zaini, tende, sacchiletto: EUR 46 milioni), accessori (EUR 27 milioni).

Nel Montebellunese troviamo una grande varietà di aziende: imprese produttrici di attrezzature e calzature per lo sport, produttori di macchinari per le lavorazioni intermedie, studi di design e di progettazione. Grazie alla sinergia tra tutti gli operatori del distretto, vengono progettati e realizzati una grande varietà di prodotti, tra cui: scarponi da sci, doposci, scarpe da trekking, arrampicata e montagna, scarpe da calcio, tennis, ciclismo, motociclismo, urban outdoor, pattini in linea, sneakers, sci e abbigliamento tecnico.

Una delle produzioni più note del Distretto, a livello nazionale e internazionale, è proprio lo scarpone da sci: una specializzazione caratterizzante, celebrata nel Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva di Montebelluna, che racconta la storia - dal 1800 fino ai giorni nostri - dello SportSystem, con la finalità di conservare e valorizzare la memoria e la tradizione dei marchi del distretto.

IL SETTORE EQUESTRE

Il settore equestre genera un giro d’affari di oltre EUR 10 miliardi, coinvolgendo 48.000 addetti per 5.000 aziende che operano a vari livelli: allevatori, centri sportivi, turismo, terapia assistita con gli animali.

Gli sport equestri raccolgono l'interesse e la passione di oltre 170.000 tesserati FISE (Federazione italiana sport equestri) e 23.000 tesserati FITETREC (trekking a cavallo). Una passione che coinvolge un'audience "affluent": è di circa EUR 12.000 la spesa media per la cura del cavallo.

In Italia si svolgono ogni anno 1.300 competizioni equestri, di cui 54 di caratura internazionale, che raccolgono una platea di 360.000 spettatori.

Il sistema allevatoriale italiano conta 149.000 allevamenti, 480.000 esemplari e oltre 224.00 proprietari.

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